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18-01-2014

ALLA SCOPERTA DEI MAESTRI D'ASCIA

Un progetto del liceo artistico e della Pro Loco di Rivalta sugli artigiani del Mincio

Al liceo artistico Giulio Romano di Mantova, ieri mattina, è stata presentata ufficialmente un’importante iniziativa, che si propone di trasmettere ai più giovani le tecniche, un tempo utilizzate dai maestri d’ascia e dai calafati, i quali costruivano in modo artigianale le barche da lavoro, che in passato popolavano le valli del Mincio. Il progetto vede impegnati, già da due anni, un gruppo di studenti della quinta LB del liceo artistico e la Pro Loco di Rivalta.
Edoardo Giacchini, Greta Romani, Ludovica Vaccari, Emanuele Pepe, Eleonora e Francesca Colombini erano in terza quando hanno intrapreso questo percorso, accompagnati da Giorgio Buttasi, vicepreside e professore di progettazione, ed ora sono in quinta, pronti ad affrontare la parte pratica del programma. Il primo anno, infatti, era stato destinato allo studio delle imbarcazioni da lavoro, utilizzate dai raccoglitori di canne palustri, dai cacciatori e dai pescatori. In particolare i ragazzi si erano dedicati al rilievo fotografico e cartografico di una barca impiegata per la raccolta delle canne, di cui avevano costruito anche il modello. Il secondo anno, invece, li aveva visti impegnati nella realizzazione di un filmato, nel quale avevano analizzato le tradizioni e l’ambiente di Rivalta, intervistando pescatori, barcaioli ed anziani del luogo. Il video, presentato al concorso regionale “Por Lombardia”, si era piazzato tra le opere finaliste. Conclusa la parte teorica del progetto, adesso gli studenti dovrebbero cimentarsi nel restauro della barca, a cui hanno dedicato i loro studi. «A Rivalta un tempo sorgevano due importanti cantieri, dove venivano costruite le imbarcazioni da lavoro - hanno spiegato i volontari della Pro Loco - Calafati e maestri d’ascia erano abili artigiani, capaci di disegnare nella loro mente un progetto e di realizzarlo, utilizzando semplici strumenti. Queste tecniche, però, non vengono più usate da oltre vent’anni ed ora dobbiamo cercare chi possa insegnarle ai ragazzi. A Rivalta c’è solo un anziano in grado di farlo, perciò, se in altri comuni ci fosse qualcuno che conosce l’arte dei maestri d’ascia, vorremmo si unisse al nostro progetto».
«Questi studenti tra qualche mese sosterranno l’esame di maturità - ha precisato Buttasi - ma il liceo artistico intende proseguire nel programma, coinvolgendo i nuovi allievi. Coltiviamo l’ambizione di arrivare, dopo esserci cimentati nel restauro, a costruire una barca utilizzando le antiche tecniche».
Rita Lafelli